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Capra a chi?

“… ooh Filosofo, senti questa poesia tibetana, non capisco il senso…”

“Sai Tony, penso che la vita non abbia alcun senso. Probabilmente non siamo nemmeno vivi, stiamo solo sognando di esserlo”

“Quello che dici è un controsenso, se stiamo sognando è perché esistiamo”

“Chi lo può dimostrare che per sognare bisogna essere vivi?”

“E’ evidente, i sassi non sognano, non avendo attività cerebrale”

“Un sacco di gente non ha attività cerebrale ma sogna regolarmente. Mi domando: i sassi, i famosi sassi di cui parli, esistono solo se li osserviamo, e se magari ce li tirano in testa, o esistono a prescindere? Intendo dire, l’Universo esiste solo se qualcuno lo pensa o esiste comunque? Supponiamo che nessuno di noi abbia mai pensato all’universo, chi potrebbe dire che esiste?”

“Oh ma chi sei?!? La reincarnazione di Marzullo?”

” mmmh interessante la reincarnazione di Marzullo, ma penso sia ancora vivo, quindi ti chiedo: la dissolvenza della materia dissolve anche il sogno, o il sogno è del tutto immateriale?

se il sogno è qualcosa di molto reale per chi sta dormendo, forse allora la vita che ci sembra di vivere da svegli altro non è che un sogno al quadrato; niente di reale, neanche quello che ti ho appena detto”

“e la morte allora?”

“chi lo sa, potrebbe essere la continuazione del sogno che eravamo prima di nascere”

Tony prende e porta a casa. Ora gli sembra di capire la poesia tibetana.

 

AVVISO ALL’AMICO LETTORE: 

– la poesia tibetana è stata sottoposta a censura volontaria di 14giorni;

– le capre non sono tibetane, sono marocchine; licenza poetica.

 

Sopra la pianta la capra pensa, sotto la pianta la capra sogna

 

 

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