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Marocco RoadTrip

Del Marocco è stato scritto e romanzato così tanto che trovare qualcosa di originale da raccontare sembra difficile, ma riguardando le foto fatte in viaggio le parole quasi escono da sole.

La bellezza di questo Paese sta proprio nella sua essenza: quando si parte per il Marocco non lo si fa solo per visitare piazza Jemaa El-Fna, o ammirare il deserto.

Lo si fa perché l’atmosfera che questo paese ti regala è impossibile da trovare altrove.

 

In tutta onestà, Marrakech è una città che ti mette alla prova, nelle prime ore in cui la giri cerchi di distogliere lo sguardo da chiunque incroci il tuo.

Ti stupisci di come sia evidente per i venditori ambulanti la tua provenienza: ”Italiana!Di dove?”  è un mantra che ti accompagna a ogni metro dentro alle stradine malmesse della Medina.

Si impara in fretta a restare indifferenti alle urla, agli spintoni e ai ristoratori che cercano di attirarti per la cena.

 

In totale contrapposizione con la trasgressione di Marrakesh troviamo il Sud del Paese, in cui la calma dei berberi muove la vita.

Per arrivare a Sud la strada più scenografica è sicuramente l’Alto Atlante, catena montuosa che attraversa e divide il paese, arrivando a fino 4167 m d’altezza.

 

Come inizia il paesaggio montuoso la vita diventa più povera e semplice.

Le persone di spostano usando i muli, le case inerpicate nelle montagne spesso hanno buchi riparati con del fieno e le donne lavano i vestiti nei fiumi.

Una volta arrivati vicini al deserto il paesaggio diventa a tratti lunare.

Una distesa di sabbia e rocce che continua fino al confine con l’Algeria.

 

Il deserto ha un fascino molto particolare, ti cattura dal momento iniziale oppure ti farà pensare solamente a quanta sabbia ti sta entrando nelle scarpe e negli occhi.

Penso che un viaggio in questa terra sia d’obbligo almeno una volta nella vita;

Il buon cibo, i prezzi ridotti, la varietà di paesaggi ed esperienze hanno contribuito all’ascesa di questo paese soprattutto negli ultimi anni.

 

E’ un piccolo assaggio di Maghreb, ancora al confine tra secolarizzazione e tradizione.

 

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