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San Faustino: ecco i viaggi giusti per i single

Sette idee per partire da soli, in Italia e all’estero

COPENAGHEN – Se siete da soli e non ne potete più di offerte di viaggi per coppie, ecco alcuni suggerimenti per viaggiare da soli, senza ansia e, anzi, godendosi appieno la libertà di muoversi e di prendersi cura di sé. Magari proprio a san Faustino, che il 15 febbraio festeggia chi non ha ancora incontrato l’anima gemella.

Discese notturne in Valtellina – A Santa Caterina Valfurva e a Bormio, famose e bellissime località di montagna della Valtellina, si scia anche di sera sotto le stelle sulla mitica pista intitolata a Deborah Compagnoni e sul suggestivo tracciato Stelvio. Si scia al tramonto di venerdì, 15 febbraio, fino a sera con le luci e le fiaccole accese che delimitano le piste. E’ l’occasione per godersi un weekend all’insegna dello sport, del benessere e del buon cibo delle due località di montagna valtellinesi. 

Arte e luce a Copenaghen – D’inverno la capitale danese è piena di atmosfera, con angoli suggestivi e i canali imbiancati dalla neve. Nel mese di febbraio, inoltre, c’è un ricco calendario di eventi e di spettacoli; tra questi il “Copenaghen Light Festival” è una manifestazione con installazioni, attrazioni luminose e giochi di luci gratuiti che interagiscono con le architetture e gli spazi urbani e che illuminano la città. Le opere d’arte, disseminate in 40 diversi luoghi tra le strade, i parchi o lungo il porto, sono tutte da scoprire, da soli o con tour guidati, a piedi o in battello tra i canali. In occasione del festival è aperto fino al 25 febbraio anche il celebre parco dei divertimenti Tivoli, con varie attrazioni che illuminano i suoi giardini. Tra le opere più belle, meritano di essere scoperte: “Fumo colorato sotto i ponti”, installazione realizzata dagli artisti Hans e Madsen che si basa su un gioco di luci tra gli archi, l’aria e l’acqua sotto i ponti di Slotsholmen, dove con l’uso del fumo e dei colori si creano nuovi spazi urbani, dando libero sfogo all’immaginazione e alla curiosità. Sulla Kulturtårnet (la torre della cultura) si proiettano i video artistici “Flow” di Tokyo Blue con composizioni cromatiche astratte, mutevoli e lente, mentre City & Harbour ha previsto una grande installazione di Jakob Kvist per la nuova costruzione di Århusgadekvarteret: è una scultura luminosa composta da 16 fasci di luce raggruppati in un quadrato che creano una colonna di luce innalzata nel cielo, visibile da tutta Copenaghen. Sul lago del Tivoli, infine, si svolge la “Profezia di Vølven”, uno spettacolo di suoni e luci, accompagnato da musica elettronica, che racconta la storia della mitologia nordica; il lago è illuminato da 33 lampade sospese create dall’artista dano-islandese Olafur Eliasson che galleggiano tra gli alberi, formando delle 

Sauna a piedi nudi – Se amate la montagna e avete bisogno di staccare la spina e di dedicarvi del tempo, il lussuoso Romantik Hotel Turm di Fiè allo Scilar, in provincia di Bolzano, propone un’esperienza indimenticabile a contatto con la natura. All’interno della sauna dell’edificio duecentesco con vista sulle Dolomiti, una distesa soffice e profumata di pino mugo regala le stesse sensazioni di quando si passeggia nel bosco. Il pavimento ricoperto da strati di ramoscelli freschi, morbidi e calpestabili offre i benefici del trattamento kneipp, che stimola la circolazione, e delle proprietà balsamiche e rilassanti dell’aroma di pino mugo. Il suo olio essenziale, infatti, allevia i dolori muscolari e cura le vie respiratorie. All’uscita dalla sauna c’è un percorso kneipp che, con acqua fredda, restituisce energia e vitalità per affrontare dopo il meritato relax un’altra giornata sugli sci. 

Al caldo del Mar Rosso – E’ il classico dei classici: il villaggio turistico consente di fare una vacanza in totale libertà ma senza sentirsi mai del tutto soli. Si fa sport, si assiste a spettacoli e si fanno escursioni di gruppo, lasciando a ognuno la libertà di scegliere ciò che preferisce. Partendo il 16 o il 23 febbraio è possibile recarsi al caldo del Mar Rosso per scoprire la barriera corallina o distendersi sulla sabbia bianca di Marsa alam, Sharm el Sheikh o Marsa Matrouh. Immancabile è l’escursione nel deserto a dorso di cammello. I tour operator Veratour e Eden Viaggi propongono diversi villaggi, ognuno adatto alle proprie esigenze.

Alla maratona di Siviglia – Si corre il 17 febbraio per le strade e i monumenti del capoluogo andaluso: il percorso è di 42 chilometri e 195 metri e si svolge lungo le vie della città, partendo e arrivando allo stadio Olimpico dell’isola della Cartuja. E’ l’occasione per scoprire questa bellissima e accogliente città spagnola, partendo venerdì mattina e rientrando la domenica sera, dopo aver partecipato alla gara sportiva (www.zurichmaratonsevilla.es). Ecco, per chi ha poco tempo a disposizione, 7 cose immancabili da fare in città: visitare il palazzo reale, antica fortezza araba e mirabile esempio dell’architettura mudéjar con saloni, cortili e giardini; entrare alla Giralda, emblema della capitale andalusa, la torre campanaria della cattedrale gotica e rinascimentale insieme; passeggiare nel quartiere Triana sulla riva occidentale del Guadalquivir, che racchiude l’anima antica e quella moderna della città. Fotografarsi a plaza de España, la bellissima e scenografica piazza decorata con ceramiche e marmi all’interno del parco di Maria Luisa, e visitare Casa di Pilato, capolavoro dell’arte rinascimentale del XV secolo. Infine, assistere a uno spettacolo di flamenco e “tapear” nelle vie del quartiere ebraico fino a notte fonda.

Bansky e la street art a Milano – Irriverente, anticonformista e illegale: è la mostra sul writer Bansky, mai autorizzata dall’artista di Bristol, che il Mudec di Milano ha organizzato fino al 14 aprile. Nel museo di via Tortona nel capoluogo milanese sono esposte 70 opere dello street artist “senza volto”, la cui reale identità è ancora sconosciuta. La mostra, intitolata “The Art of Bansky, a visual protest”, raccoglie dipinti, sculture, stampe, fotografie e video che illustrano con uno sguardo retrospettivo il lavoro dell’artista. Da sempre Banksy si dissocia dalle mostre didattiche e soprattutto a pagamento, quindi anche il Mudec per rispetto al writer ha già fatto sapere che l’esposizione di Milano “non è ufficiale né autorizzata”. 
Chi ama la street art ha a disposizione un tour tematico organizzato dall’associazione Another Scratch In The Wall, che anche il 15 febbraio parte alla scoperta delle opere d’arte di strada dei quartieri milanesi: il percorso dura circa due ore ed è disponibile in italiano e in inglese. E’ consigliabile indossare scarpe comode per camminare e acquistare un biglietto per salire sugli autobus. Il costo del tour di 10 euro e 50 è interamente investito in progetti per fare crescere la cultura dei graffiti e della street art a Milano. Vicino al Mudec c’è anche la possibilità di imbarcarsi su un battello e navigare da qualche ora fino a un’intera giornata, ammirando lungo il corso dei Navigli progettati da Leonardo paesaggi inediti, per poi in bici o in carrozza scoprire sentieri naturalistici e storici. Venerdì 15 febbraio è possibile seguire la linea delle Conche, partendo dall’Alzaia Naviglio Grande 4 alle 15, alle 16.05, alle 17.10 e alle 18.15. Il biglietto costa 12 euro.

Il cibo del mondo in una via di Londra – Upper Street, nel quartiere Islington di Londra, nella parte nord della metropoli, ha un primato: è la strada d’Europa con il maggior numero di ristoranti. Su circa un chilometro di via, infatti, si può mangiare in 400 diversi locali: dall’italiano “Radici” al turco “Gallipoli”, dall’indiano “Masala Zone” al giapponese “Tenshi”, dallo scandinavo “Rok” al messicano “Wahaca”. E’ come fare un giro del mondo gastronomico in pochi passi ed è solo una delle numerosi occasioni per visitare la capitale britannica e lasciarsi sedurre dalle sue tante proposte. In questo caso il cibo etnico è il protagonista del tour a Islington, quartiere residenziale, dove si va per vedere l’Arsenal che gioca, per fare shopping a Camden’s Passage, delizioso mercatino del vintage, o per compiere un pellegrinaggio fino a Canonbury Square, dove George Orwell scrisse 1984. La vera attrazione del quartiere resta comunque Upper Street, dove i ristoranti offrono la cucina di tutto il mondo in una grande scorpacciata multietnica, con locali a buon mercato aperti fino a tardi e i marciapiedi affollati di gente fino alle ore piccole. Insomma, un luogo dove stare bene e non sentirsi affatto da soli.

fonte ANSA

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