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Massimo 18 pax Un grande classico … da sempre il nostro best seller

Durata 15 giorni, 12 notti
QUOTE A PARTIRE DA: 3677 

Descrizione del tour

PARTENZE DI GRUPPO MINIMO 2 PAX
Un tour classico che ci porta alla scoperta delle località che hanno reso la Patagonia una meta sognata dai viaggiatori di tutto il mondo. Dalla capitale Buenos Aires, alla quale sono dedicate due mezze giornate di visita, alla riserva naturale della Penisola di Valdes – dove si possono vedere i pinguini, le balene, gli elefanti ed i leoni marini – fino ad Ushuaia, la città più australe del globo, per finire con il maestoso spettacolo offerto dal ghiacciaio Perito Moreno, un monumento naturale che impressiona ed affascina. Si visitano poi entrambi i lati del magnifico Parco Nazionale Iguazù, una delle “Sette Meraviglie Naturali” del pianeta.

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OPERATIVI AEREI INDICATIVI – SOGGETTI A VARIAZIONE:
Conferma immediata fino ad esaurimento posti da nostro allotment.

1° Giorno: Eventuale volo di avvicinamento per Roma
AR1141 Roma – Buenos Aires 1915 0440 (arrivo il gg successivo)
4° Giorno: AR1850 Buenos Aires – Trelew 1020 1220
6° Giorno: AR1880 Trelew – Ushuaia 1700 1910
8° Giorno: AR1863 Ushuaia – El Calafate 1135 1255
11° Giorno: AR1869 El Calafate – Buenos Aires 1055 1350
11° Giorno: AR1734 Buenos Aires – Iguazù 1510 1700
13° Giorno: AR2727 Iguazù – Buenos Aires 1720 1915
14° Giorno: AR1140 Buenos Aires – Roma 2245 1600 (arrivo in Italia il gg successivo)
Eventuale Volo da Roma alla destinazione di origine

N.B. Gli orari dei voli di avvicinamento per/da Roma (se richiesti/previsti) saranno confermati in fase di prenotazione, per la conferma degli stessi potrebbero essere necessarie da 72h fino a qualche gg.

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PLUS LATITUD PATAGONIA:
– Partenze Garantite con Minimo 2 passeggeri
– Colazione di BENVENUTO con Early check-in a Buenos Aires il primo giorno
– Hotel cat SELECT by Latitud Patagonia
– Upgrade in camera City View presso l’Hotel Buenos Aires Marriott
– Camera vista mare presso l’Hotel Dazzler di Puerto Madryn
– Due mezze giornate di visita di Buenos Aires (zona Sud e zona Nord)
– Servizi a Buenos Aires sempre privati/esclusivi Latitud Patagonia
– Cena con Spettacolo di Tango a Buenos Aires inclusa nella quota
– Navigazione Estancia Cristina Classic inclusa nella quota
– Assistenza aeroportuale il gg della partenza dall’Italia
– Assistente locale esclusivo LATITUD PATAGONIA in lingua italiana
– Telefono di emergenza 24/7 in lingua italiana
– Adeguamento valutario bloccato al momento della conferma

– CONFERMA IMMEDIATA – FINO AD ESAURIMENTO NOSTRO ALLOTMENT

Luoghi visitati

Buenos Aires, Peninsula Valdés, Ushuaia, El Calafate, Parco Nazionale Iguazù

Note informative

DETTAGLI OPERATIVI DEL TOUR
IL TOUR è garantito con Min. 2 pax iscritti, ed opera con servizi collettivi e guide locali parlanti anche italiano (multilingue) ad eccezione di Buenos Aires dove i servizi sono sempre privati/esclusivi per i passeggeri iscritti sul tour. Al raggiungimento dei 10 pax iscritti sulla stessa data i servizi saranno esclusivi per il gruppo in tutte le destinazioni con guide locali parlanti italiano, ad eccezione dell’escursione a Puerto Madryn (Punta Loma) che è sempre prevista su base collettiva (con guida in italiano multilingue) indipendentemente dal numero dei passeggeri iscritti. Le Navigazioni sono sempre previste con guida spagnolo/inglese.

 

Succede sempre qualcosa, di bello o di drammatico, dipende cosa uno vuol vedere, ma non passa un minuto che succede qualcosa.
I mondi paralleli qui si incrociano, in un limbo musicale dove il samba esplode i suoi controtempi senza ritegno… Ma se uno pretende di capire, è meglio non venire. Rio non si può capire, si può solo scegliere da che parte guardare.

Pensavo allo stupore del primo esploratore spagnolo che nel XVI secolo sentì da lontano il fragore delle cascate per poi trovarsele di fronte, nella loro spaventosa bellezza.

Si, spaventosa bellezza è la definizione più giusta credo. O almeno è quello che ho provato io, guardandole dall’alto verso l’abisso, diversamente dall’esploratore spagnolo che immagino ci sia arrivato da sotto..
In ogni caso non ci sono parole per descriverle: quando la massa d’acqua è all’apice del suo volume sembra di trovarsi di fronte a una divinità, a un fenomeno sovrannaturale.
Questo probabilmente pensava anche il popolo Guaranì, che le cascate le  conosceva da molto prima dell’arrivo dei “civilizzatori” europei. I quali civilizzatori faticano ancora oggi a capire perché non bisogna gettare rifiuti e bottigliette di plastica giù per la cascata..
Dev’esserci forse un gene malato nel nostro DNA, un gene che invece funziona perfettamente nei Guaranì:
non c’è bisogno di educarli né di multarli, loro nascono già sapendo che la Natura va rispettata come una madre:
non la inzozzano, sfruttano le risorse senza esaurirle, mangiano gli animali senza sterminarli e soprattutto senza umiliarli.
L’unico appunto che farei ai Guaranì è che non sono stati riconoscenti verso noi civilizzatori, dimenticandosi di ricambiare la cortesia. Potevano almeno insegnarci come si rispetta una Madre,
che incivili!