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Un fantastico viaggio alla scoperta delle meraviglie della Patagonia argentina: dai pinguini della Penisola di Valdes alla capitale della Terra del Fuoco, dal Perito Moreno al maestoso Lago Argentino.

IL NOSTRO VIAGGIO:

 

  • BUENOS AIRES
  • PENISOLA DI VALDES
  • EL CALAFATE
  • PERITO MORENO
  • LAGO ARGENTINO
  • EL CHALTEN
  • USHUAIA
  • PARCO NAZIONALE DELLA TERRA DEL FUOCO 

 

Buenos Aires  è senza dubbio una delle città più belle del nostro pianeta, e secondo molti la più affascinante del Sud America. Questa megalopoli che nella sua area metropolitana ospita 13 milioni di abitanti, è stata descritta in molti modi, ma è una città sfuggente, in costante mutamento, dotata di fascino quasi inspiegabile.
La Penisola di Valdès è una delle principali mete turistiche dell’Argentina. Dichiarata Riserva Naturale e Patrimonio Mondiale dell’ Unesco, è rinomata soprattutto perchè qui si trovano i simpatici pinguini di Magellano che popolano le riserve di Punta Tombo e dell’ Estancia San Lorenzo.
El Calafate è considerata la capitale turistica dell’Argentina. Punto di partenza per le navigazioni sul Lago Argentino e per la visita del più celebrato monumento naturale della Patagonia: il mitico ghiacciaio Perito Moreno.
El Chalten
è una località che ha vissuto negli ultimi 15 anni un notevole sviluppo, da minuscolo paesino montano sta sempre più trasformandosi in una località turistica con un’ infrastruttura adatta anche ai passeggeri un po’ più esigenti. E’ la tappa imperdibile per gli amanti del trekking e  il punto di partenza per i viaggi che percorrono la RUTA 40.
E’ un angolo ancora autentico della Patagonia argentina.
Ushuaia è il capoluogo della Terra del Fuoco ed il più australe del pianeta… qui si respira l’aria da avamposto di confine. E’ l’ultima vera città prima della “fin del mundo“,  base di partenza per le esplorazioni del Parco Nazionale della Terra del Fuoco e delle navigazioni sul canale di Beagle.

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    Anche i viaggi seguono le mode e il viaggio di nozze non fa certo eccezione.

    Ci sono precisi trend che guidano le scelte di chi decide di partire per un viaggio che spesso è tra i più memorabili dell’intera vita.

    Tra i trend del 2017-2018 pare ci sia il viaggio di nozze in stile Game of Thrones, ovvero in location che hanno ospitato i set della fortunata serie tv o che comunque ne rievocano le atmosfere. Tra le mete più amate dai fan de Il trono di spade ci sono: Iranda del Nord, Spagna, Malta, Marocco, Islanda e Croazia.

    Per le coppie più avventurose una scelta che va per la maggiore è quella di un safari in Sudafrica, tra magnifiche riserve naturali e paesaggi incontaminati. I possibili itinerari, da Cape Town alla Garden Route, sono numerosi, l’importante è affidarsi solo ad agenzie specializzate, che possano aiutarvi a realizzare il vostro sogno, in piena sicurezza.

    Tra le richieste più popolari c’è anche quella di fare il giro del mondo. Per scegliere le mete in genere si segue un tema o un filo conduttore. Ad esempio gli amanti del cinema puntano a location di popolari pellicole, come ad esempio Harry ti presento Sally (New York), l’hotel di Ocean’s Eleven (Las Vegas), la spiaggia di Castaway (isole Fiji) e il grattacielo Burj Khalifa di Dubai, dove Tom Cruise ha girato una popolare scena di Mission Impossible.

    Tra i trend in fatto di alimentazione ci sono senza dubbio diete vegetariane e vegane, questo può influenzare anche le scelte in fatto di viaggi. Aumenta il numero di coppie che partono per i Caraibi, gli Stati Uniti o l’Oriente, scegliendo destinazioni ben preparate a ricevere la clientela vegana. Anche il Sudafrica può essere una buona destinazione veg friendly.

    Per i più sportivi il viaggio di tendenza è anche salutare. Molti scelgono di fare trekking e godersi così paesaggi ed esperienze veramente indimenticabili. In questo caso tra le mete più ambite ci sono Perù, Indonesia, Patagonia e Nuova Zelanda.

    L’idea del viaggio “slow” piace a molti, forse dopo lo stress dovuto alla preparazione del matrimonio c’è bisogno di ritrovare un equilibrio.

    Ci sono poi mete che potremmo definire classiche, almeno per gli italiani e che sono sempre molto gettonate tra le coppie di neo sposi. Tra queste spiccano alcune iconiche città americane, come New York e Las Vegas. Si tratta di città molto diverse, ma entrambe incredibili e capaci di regalare emozioni e ricordi indelebili.

     

    Più viaggi d’affari, ma meno costi per sostenerli. Questo, in sintesi, lo scenario del business travel italiano così come emerge dalla più recente Business Travel Survey di Uvet, aggiornata al primo semestre 2017. Secondo l’indagine, riporta Event Report, in questi primi 6 mesi dell’anno le aziende italiane hanno incrementato il numero delle trasferte dei propri dipendenti del 10%, a fronte però di un aumento dei costi pari solo al 5%. Il trend è in linea con l’andamento degli ultimi tre anni (2015-2017), che ha registrato un incremento del 18% nel numero di viaggi e del 7% delle spese collegate.

    Il fenomeno, spiega Uvet, è dovuto alla tendenza al ribasso dei prezzi medi del business travel gestito, i cui costi calano anche rispetto all’andamento generale dei prezzi medi nel settore trasporti. Fra gennaio 2006 e giugno 2017, per esempio, a fronte di un incremento medio dei prezzi nel sistema economico (inflazione) del 21,4%, e del 27,7% nel settore trasporti, il business travel gestito ha registrato una dinamica contraria, e il prezzo medio del servizio si è ridotto del 43,1%.

    “Tradotto in numeri”, spiega Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet, “significa che a parità di caratteristiche e condizioni di viaggio, quello che costava 100 euro nel 2006 costa oggi alle aziende 56,90 euro, mentre se avesse seguito la media dei prezzi del settore dei trasporti sarebbe dovuto costare 127,70 euro (il 124% in più). A tutto vantaggio delle imprese, che possono investire in attività di ricerca di nuove opportunità di business, anche a livello internazionale, a prezzi inferiori”.

    In particolare, evidenzia l’indagine condotta da Uvet, nell’ultimo anno il numero delle trasferte aeree è aumentato nel mercato domestico e nel mercato europeo, mentre è calato in quello intercontinentale. Il traffico aereo sulle tratte nazionali paga la concorrenza del trasporto ferroviario, che ha causato la riduzione dei prezzi dei biglietti aerei e di conseguenza delle spese di viaggio in relazione al numero di trasferte. I prezzi dei voli intercontinentali, invece, sono aumentati in media di 44 euro rispetto al 2016.

    In termini di destinazioni dei viaggi, a livello nazionale Milano è stata la meta principale delle imprese intervistate, i cui dipendenti sono atterrati per il 35% a Linate e Malpensa. Roma è al secondo posto con il 28,4%, in calo però di 3 punti percentuale, Napoli mantiene una quota del 5,3% mentre Bari, Torino, Venezia e Palermo risultano in crescita. A livello europeo la principale destinazione è ancora Parigi, con oltre il 13,2% del totale dei viaggi d’affari che le imprese italiane hanno effettuato in Europa. Londra, Amsterdam e Francoforte sono in calo, mentre Bruxelles e Madrid mostrano valori di crescita. Sul lungo raggio le principali destinazioni si confermano New York (6,2%) e Dubai (4%). Stabili i flussi verso Shanghai e Hong Kong, in calo San Paolo e San Francisco.

    Del Marocco è stato scritto e romanzato così tanto che trovare qualcosa di originale da raccontare sembra difficile, ma riguardando le foto fatte in viaggio le parole quasi escono da sole.

    La bellezza di questo Paese sta proprio nella sua essenza: quando si parte per il Marocco non lo si fa solo per visitare piazza Jemaa El-Fna, o ammirare il deserto.

    Lo si fa perché l’atmosfera che questo paese ti regala è impossibile da trovare altrove.

     

    In tutta onestà, Marrakech è una città che ti mette alla prova, nelle prime ore in cui la giri cerchi di distogliere lo sguardo da chiunque incroci il tuo.

    Ti stupisci di come sia evidente per i venditori ambulanti la tua provenienza: ”Italiana!Di dove?”  è un mantra che ti accompagna a ogni metro dentro alle stradine malmesse della Medina.

    Si impara in fretta a restare indifferenti alle urla, agli spintoni e ai ristoratori che cercano di attirarti per la cena.

     

    In totale contrapposizione con la trasgressione di Marrakesh troviamo il Sud del Paese, in cui la calma dei berberi muove la vita.

    Per arrivare a Sud la strada più scenografica è sicuramente l’Alto Atlante, catena montuosa che attraversa e divide il paese, arrivando a fino 4167 m d’altezza.

     

    Come inizia il paesaggio montuoso la vita diventa più povera e semplice.

    Le persone di spostano usando i muli, le case inerpicate nelle montagne spesso hanno buchi riparati con del fieno e le donne lavano i vestiti nei fiumi.

    Una volta arrivati vicini al deserto il paesaggio diventa a tratti lunare.

    Una distesa di sabbia e rocce che continua fino al confine con l’Algeria.

     

    Il deserto ha un fascino molto particolare, ti cattura dal momento iniziale oppure ti farà pensare solamente a quanta sabbia ti sta entrando nelle scarpe e negli occhi.

    Penso che un viaggio in questa terra sia d’obbligo almeno una volta nella vita;

    Il buon cibo, i prezzi ridotti, la varietà di paesaggi ed esperienze hanno contribuito all’ascesa di questo paese soprattutto negli ultimi anni.

     

    E’ un piccolo assaggio di Maghreb, ancora al confine tra secolarizzazione e tradizione.

     

    In che modo i Millennials stanno cambiando il modo di viaggiare.

     

    Fino a 10 anni fa abbiamo sempre considerato viaggiare un lusso più che un bisogno. L’aria è però cambiata da quando i Millennials sono entrati in gioco.
    Sono giovani, pieni di energie e desiderosi di scoprire il mondo.
    Una ricerca ha stimato che entro i prossimi 3 0 4 anni, i Millennials immetteranno quasi 1,4 miliardi di dollari nel mercato dei viaggi.

     

    Da questi dati, possiamo trarre un paio di conclusioni.
    Siccome i giovani viaggiano così tanto, il primo pensiero potrebbe essere: “Ma dove trovano tutti questi soldi?”
    Ecco, pur essendo vero che alcuni hanno molta disponibilità economica e si possono permettere dei viaggi più lussuosi, la maggior parte dei ragazzi cerca di spendere il minimo ma viaggiare di più.

     

    Un’ esperienza a basso costo: questo è quello che cercano.
    Secondo una ricerca svolta da TopDeck Travel,  l’86% degli intervistati preferirebbe sperimentare, conoscere, una nuova cultura piuttosto che visitare una città per lo shopping o il divertimento.
    Non è raro, infatti, trovare giovani backpackers che partono per mete come la Thailandia o la Cambogia.
    Mentre la generazione precedente ricerca il comfort e la sicurezza, loro preferiscono emozioni più intense ed esperienze più concrete.

     

    Al momento i Millennials sono i maggiori clienti nell’industria del turismo.
    Come riescono a viaggiare tanto spendendo poco?
    Prima di tutto, il grande numero di compagnie aeree low-cost è sicuramente un vantaggio: in Europa è possibile comprare un biglietto Milano-Londra a soli 17 euro.
    Secondariamente, i giovani sono poco interessati agli hotel quanto più agli ostelli.
    Gli ostelli non sono più bettole scadenti in cui dormono persone poco raccomandabili.
    Molti di questi, infatti, sono stati rimodernati, piazzati in posizioni strategiche e in alcuni casi si trovano anche delle camere private a prezzi veramente bassi.

     

    In conclusione, che si stia parlando di comprare un biglietto last-minute per un posto esotico o di affrontare un lungo viaggio in auto per il gusto di farlo, i Millennials stanno rinnovando il concetto di viaggio.
    E’ quindi chiaro che siamo di fronte ad una nuova generazione di viaggiatori.

     

     

    A volte mi capita di voler staccare da tutto all’improvviso, così organizzandomi come sempre all’ultimo secondo, prendo un treno e scappo a Venezia, una classica meta che, ogni volta, riesce a regalare qualcosa di nuovo. Qualche nuvola regala momentaneamente riparo dal sole caldo che presto rimpiangeremo, con la mia Reflex armata di fisheye mi intrufolo tra coloro che tra ponti e calle si perdono tra un selfie e l’altro; passo dal PONTE DELLE GUGLIE, dal GHETTO EBRAICO.

    Mi concedo un’ottima granita alle mandorle condivisa con una nuova amicizia e attraverso il controverso PONTE DELLA COSTITUZIONE DI CALATRAVA, per giungere alla fermata di battello più vicina possibile alla mia meta, il PALAZZO DEI TRE OCI sull’isola della GIUDECCA, dove la mostra del mio adorato Helmut Newton sa restituirmi la pace dei sensi e dove godo, dall ultimo piano, di una vista della città al tramonto che una foto rubata di soppiatto aprendo la finestra non può ovviamente replicare.

    Immancabile il passaggio in piazza SAN MARCO che trovo fortunatamente meno affollata di persone e piccioni dell’ultima volta in cui passai per di qui anni fa, ma sempre una meraviglia; finisco in un negozio di gioielli e vetro di MURANO a parlare con il commesso dall animo rock quanto il mio e già che si trova a pochi passi, ne approfitto per sbirciare i cimeli esposti all HARD ROCK CAFE’.

    Si avvicina l’ora del treno di ritorno, ma c’è tutto il tempo per un aperitivo tardivo in un vecchio bar in muratura famoso per i suoi tramezzini, che accompagno allo spritz locale, variante simile ad uno spritz ordinario ma più buono per il mio palato da non bevitore. Ora che posso vagare a zonzo passo per gruppi di studenti e aree più moderne non lontane dalla stazione, così da poter attaccare qualche adesivo del mio gruppo in mezzo a quello di vari altri già presenti sulle bacheche. Sudato per il lungo vagare saluto chi devo salutare, un paio di piroette tra la folla e sono sul treno.