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Alice Porcari

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Un viaggio affascinante tra le grandi città americane, l’immensa bellezza dei parchi nazionali e le incontaminate spiagge di Aruba

 

IL NOSTRO VIAGGIO: 

  • SAN FRANCISCO
  • YOSEMITE
  • MAMMOTH LAKES
  • DEATH VALLEY
  • LAS VEGAS
  • BRYCE CANYON
  • MOAB
  • ARCHES
  • MONUMENT VALLEY
  • ANTELOPE CANYON
  • GRAND CANYON
  • MIAMI
  • ARUBA

Diametralmente opposta rispetto a New York, sulla costa occidentale, bagnata dall’oceano Pacifico, San Francisco è una delle città statunitensi più belle in assoluto e con la Grande Mela rappresenta una delle città americane assolutamente imperdibili. Chiamata la città sulla Baia,  unisce grande charme, eleganza, cultura alternativa, buona cucina e scenari naturali affascinanti e spaziosi. Poetica, in una sola parola. A colpire, di questa città della California, non è tanto un’attrazione in particolare, quanto piuttosto l’insieme della struttura urbana: una città fatta di salite e discese, tutta realizzata da piccole e ripide colline, all’interno delle quali si alternano la zona finanziaria e quella del porto.
Lo Yosemite National Park è uno dei parchi naturali più affascinanti di tutta la California, dove pareti rocciose, monoliti di granito e vette vertiginose creano un paesaggio da togliere il fiato. Il parco è racchiuso fra pareti di roccia praticamente verticali e presenta un paesaggio unico al mondo, con spettacolari picchi rocciosi, cascate roboanti, laghi splendenti e sequoie giganti.
Il nome di per sé non è molto incoraggiante; “Valle della Morte” non suona proprio bene per una vacanza, eppure ogni anno moltissimi turisti che fanno il tour della California decidono di visitare Death Valley, il più incredibile e suggestivo fra i parchi nazionali americani.
Questo meraviglioso parco della California rappresenta infatti una delle meraviglie della natura da ammirare negli Stati Uniti, con il suo paesaggio arido e desertico, così strano da apparire fuori dal mondo, con i suoi antichi laghi, ormai evaporati, che sovente riflettono arcobaleni iridescenti, con le sue montagne ondulate, dai disegni, conformazioni e strati rocciosi inauditi.
Las Vegas è una città americana singolare, ricca di attrazione e simbolo del gioco di azzardo e del divertimento allo stato puro! Edificata sul deserto del Mojave, è nota anche per la sua via principale, denominata Strip o Las Vegas Boulevard. Questa strada è lunga tre miglia ed ha i migliori hotel della città, alcuni dei quali sono i più grandi a livello mondiale per il numero di stanze di cui dispongono. Nel 1946, è stato costruito il primo hotel di questa via, quando Bugsy Siegel ha realizzato il suo primo casinò, il Flamingo Hotel. Di notte, la visione di The Strip è strepitosa, grazie al gioco di luci proveniente da tutti i casinò, che vi si trovano.
Il Bryce Canyon National Park, istituito nel 1928 e così denominato in onore del mormone Ebenezer Bryce, può vantarsi di possedere alcune delle rocce più colorate della Terra, i famosi “hoodoos“, pinnacoli del tutto singolari scolpiti da fenomeni naturali d’erosione. L’acqua ha contribuito a scolpire il paesaggio aspro di questo parco per milioni di anni (ed è ancora al lavoro!).
Bryce non è un vero e proprio canyon, piuttosto somiglia di più a una serie di anfiteatri a forma di cavallo, il più grande dei quali è appunto il Bryce Amphitheater, sito nel cuore dell’area.
Uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi al mondo, dove le città sembreranno ricordi di una civiltà lontana e sarete completamente immersi in un paesaggio naturale e suggestivo, è la Monument Valley, situata nell’estremità meridionale dello Stato dello Utah e poco distante dall’Arizona, Colorado e New Mexico. 
Conosciuta per i grandi picchi di roccia rosa, il suo fascino ha attirato fotografi e registi di ogni dove ed è diventata spesso lo scenario ideale per alcuni film western.
Il Grand Canyon, una delle meraviglie naturali più celebri e affascinanti del south-west americano, è un’esperienza irrinunciabile: la lenta e paziente azione del Colorado River ha dato luogo, quasi plasmando e dipingendo con la perizia di un artista, a uno spettacolare e sconfinato paesaggio che è entrato ormai nell’immaginario di tutti gli amanti nei parchi americani, diventando un simbolo della potenza e della genialità della natura.
Frizzante e allegra città della Florida, Miami è una destinazione tutta da vivere che, grazie alla sua ricca offerta turistica, è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di viaggiatore. Miami può essere infatti una scelta adatta per chi è in cerca del relax e della bellezza delle spiagge, per chi è affascinato dalla mondanità, o ancora per chiunque voglia scoprire una delle città più rappresentative degli Stati Uniti.
L’ultima tappa del viaggio è Aruba,  piccola isola  in un mare nel quale si possono vedere tutte le tonalità del azzurro. Una gemma bianca nell’azzurro del Mar dei Caraibi, Aruba, è un’isola dalla bellezza rara, vestita di sabbie immacolate punteggiate dal verde di morbide palme ed elegante vegetazione. Un luogo magico dove abbandonarsi alla dolcezza dei suoi profumi e all’incanto dei suoi scorci al tramonto riflessi in acque turchine. Uno sfondo colorato d’amore e poesia dove poter vivere un’indimenticabile luna di miele.

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    Vorremmo fare un’escursione a piedi sull’Athabasca Glacier, andare in canoa al Lake Louise, fare surf a Tofino, visitare Alcatraz, andare agli Universal Studios e a Disneyland. Ci stiamo preparando, studiando strade e luoghi. Viaggiare è un dono e un modo che ci portiamo dentro. E anche se non fisicamente, sarete un po’ con noi. Grazie, di cuore

     

    IL NOSTRO VIAGGIO: 

    • BANFF NATIONAL PARK
    • JASPER NATIONAL PARK
    • WELLS GRAY PROVINCIAL PARK
    • ISOLA DI VANCOUVER
    • VANCOUVER
    • SAN FRANCISCO
    • CARMEL
    • SANTA BARBARA
    • LOS ANGELES

     

    I parchi nazionali del Canada sono certamente tra i più vasti e belli al mondo, nonché dotati dei paesaggi più vari, passando dalle foreste boreali alla tundra del circolo polare artico, attraverso favolosi laghi e montagne incontaminate.
    Il Banff National Park è il primo parco nazionale con bellissimi laghi di origine glaciale, rigogliosi fiumi e un’ampia varietà di specie animali.
    L’isola di Vancouver e’ una meta imperdibile durante un viaggio in Canada. Victoria, la capitale, sa sedurre con la sua bellezza tranquilla, con il fascino della sua architettura balneare, cosi’ diversa dalla sua sorella maggiore Vancouver.
    Un po’ più distante, a qualche ora di viaggio, si trova il villaggio leggendario di Tofino, conosciuto in tutto il mondo per la varietà delle attività outdoor proposte.
    Vancouver è giovane dentro, piena di movimento, di musica, di sport all’ aria aperta, di luoghi e momenti di divertimento. In realtà la città come la conosciamo ha una storia brevissima e queste sue radici così recenti assicurano uno sguardo aperto e ottimista sul futuro.
    San Francisco e’ una città all’avanguardia, piena di entusiasmo, di progresso, di pensieri, di idee e ambizioni che si rincorrono senza sosta. Affacciata su una splendida baia saprà regalare scorci unici e momenti indimenticabili.
    Grazie al suo aspetto originale e alla sua architettura vittoriana questa città riesce a trasmettere un’ atmosfera romantica e curiosa.
    Adagiata sulle dolci scogliere della penisola di Monterey, Carmel by the sea (o più semplicemente Carmel) è un villaggio gioiello, una rarità fra le città americane, famosa per le vie ordinate e i negozi chic, le casette in stile fiabesco, la sua bellissima Missione, una non trascurabile vocazione artistica, una spiaggia incontaminata e i prezzi astronomici del mercato immobiliare. Per rendervi l’idea della singolarità di questo paesino, vi basti sapere che qui non troverete indirizzi stradali, lampioni, cassette della posta o parchimetri: sono stati ufficialmente banditi!
    Santa Barbara e’ una delle mete più interessanti da visitare sulla costa californiana.
    Si tratta si una tipica località di mare con belle spiagge, palme e un caratteristico porticciolo, ma l’interesse di questa cittadina va ben oltre quello classico delle attrazioni balneari.
    Qui troverete infatti anche tanta storia e architettura, con molte antiche costruzioni in stile ispanico che emergono sulle dolci colline della costa del Pacifico.
    Los Angeles, la città degli angeli, fabbrica di sogni e paradiso dei surfisti.
    La megalopoli californiana sfugge alle definizioni, e’ una ragnatela di autostrade, e’ la mecca del cinema, e’ il lungomare con le palme, e’ la selva dei grattacieli di downtown, e’ il mix di quartieri poveri dove suonano ritmi esotici e ville faraoniche di Beverly Hills.
    Diciamocelo: Los Angeles la conosciamo tutti e non la conosce nessuno.

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      Un fantastico viaggio alla scoperta delle meraviglie della Patagonia argentina: dai pinguini della Penisola di Valdes alla capitale della Terra del Fuoco, dal Perito Moreno al maestoso Lago Argentino.

      IL NOSTRO VIAGGIO:

       

      • BUENOS AIRES
      • PENISOLA DI VALDES
      • EL CALAFATE
      • PERITO MORENO
      • LAGO ARGENTINO
      • EL CHALTEN
      • USHUAIA
      • PARCO NAZIONALE DELLA TERRA DEL FUOCO 

       

      Buenos Aires  è senza dubbio una delle città più belle del nostro pianeta, e secondo molti la più affascinante del Sud America. Questa megalopoli che nella sua area metropolitana ospita 13 milioni di abitanti, è stata descritta in molti modi, ma è una città sfuggente, in costante mutamento, dotata di fascino quasi inspiegabile.
      La Penisola di Valdès è una delle principali mete turistiche dell’Argentina. Dichiarata Riserva Naturale e Patrimonio Mondiale dell’ Unesco, è rinomata soprattutto perchè qui si trovano i simpatici pinguini di Magellano che popolano le riserve di Punta Tombo e dell’ Estancia San Lorenzo.
      El Calafate è considerata la capitale turistica dell’Argentina. Punto di partenza per le navigazioni sul Lago Argentino e per la visita del più celebrato monumento naturale della Patagonia: il mitico ghiacciaio Perito Moreno.
      El Chalten
      è una località che ha vissuto negli ultimi 15 anni un notevole sviluppo, da minuscolo paesino montano sta sempre più trasformandosi in una località turistica con un’ infrastruttura adatta anche ai passeggeri un po’ più esigenti. E’ la tappa imperdibile per gli amanti del trekking e  il punto di partenza per i viaggi che percorrono la RUTA 40.
      E’ un angolo ancora autentico della Patagonia argentina.
      Ushuaia è il capoluogo della Terra del Fuoco ed il più australe del pianeta… qui si respira l’aria da avamposto di confine. E’ l’ultima vera città prima della “fin del mundo“,  base di partenza per le esplorazioni del Parco Nazionale della Terra del Fuoco e delle navigazioni sul canale di Beagle.

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        L’indispensabile abbecedario minimo per un giro nel sol levante da veri Gaijin, stranieri occidentali

         

         

        A -ARIGATOU, pensate di dirlo così, da solo, come imparato da casa? Nossignori, “grazie” si dice fino alla noia “ah-ree-gah-toh-oo goh-zah-ee-mas” con un breve inchino e l’ultima aaaa bella lunga. È il vero mantra quotidiano dei giapponesi

         

        B -BACCHETTE, allenatevi prima con il vostro ristorante giapponese di fiducia, serve di certo. Ma state pronti a vedere i giovani nipponici che mangiano sempre più all’occidentale sfoggiando fieri coltello e forchetta. Dove saranno tra qualche tempo le bacchette dopo l’esotica pizza, il camembert e le patate alla tedesca gioiosamente inforchettate e molto di moda?

         

        C -CUCINA, vedi B. D’accordo sul dominio di sushi, sashimi, ramen, udon, tempura, anguille, teste di pesce, miso, shabu shabu, manzo di Kobe e il fugu per coraggiosi/incoscienti, pane di alghe sottile come una spugna verde psichedelico, ma non sottovalutate lo street food con spiedini di gambero o polipo o granchio fritti nei chioschi né il gelato soffice al tè verde (pardon, “macha”) preferiti da grandi e piccini assieme al ghiacciolo al mango preferito da noi. A proposito di freddo, proprio “agghiaccianti” le riproduzioni esterne in resina di plastica 3D colorata scala 1:1 di quello che mangerete nella locanda; e noi che pensavamo male dei menu dell’adriatico con foto sbiadite per i turisti….

         

        D -DIFETTI, fatevene una ragione cari amici mandorlati, ne avete anche voi, anche se veniali. Flessibilità? provate a chiedere una deviazione dalle regole spicciole (posti a tavola, ingredienti, orari) e ve ne accorgerete; la terribile e stordente sala Patchinko con musica di plastica a 120 bpm; una certa negazione della personalità nell’abbigliamento e nei colori delle case a perdita d’occhio, rischio noia in agguato?

         

        E -EFFIMERO, tempo che passa, segni del tempo: tutto ciò che è caduco, effimero e consumato in modo naturale piace al gusto classico giapponese. Chiave di lettura per giardini verdi, legni, oggetti quotidiani laccati e mai troppo volgarmente nuovi e lucidi. Fascino e saggezza.

         

        F -FUMO, vietato in pubblico, a Tokyo non si fuma nemmeno in strada, punto. L’ho notato persino da non fumatore. Però se guardi bene nei vetri di certe stanzette dei ristoranti non vedi solo i ramen fumanti…

         

        G -GENTILEZZA, ORDINE, PULIZIA, PUNTUALITA’. Ecco i quattro punti cardinali giapponesi, inderogabili.

         

        H -HIROSHIMA: andateci e capirete perché una città nuova può anche risultare triste; non l’hanno voluta gli abitanti ma la bomba atomica. Onesta e asciutta la ricostruzione dei fatti nel memoriale alle prime 140.000 vittime. Chapeau.

         

        I -IKEBANA, chi l’ha vista: è forse passata di moda e rimasta solo nelle riviste occidentali di buon arredamento floreale?

         

        J -JAPAN RAIL PASS, costa qualcosa ma serve. Pass illimitato sulla principale rete di trasporti pubblici gestita da api operaie in divisa col berretto intenti a guardare orologi, stilare tabelle di marcia scritte in piccolo a mano e fare annunci con voce da paperino. Favolosi.

         

        K -KYOTO il Giappone da cartolina, ma vero. Strano impatto da italiani per la città più storica, i monumenti indimenticabili sono in periferia sulle colline e la città un poco anonima sta in piano al centro. Poi ne leggi la storia e capisci perché.

         

        L -LETTURA, i manga li leggono davvero in metro e ce ne sono di tanti gusti: adolescenziali, fantasy, dark, necron, gay, erotici, sportivi, morbosi, Lupin III, graphic novel, persino “i miserabili” di Hugo e la storia di Cristo manga vista con i nostri occhi!

         

        M -MONETA VS CARTA DI CREDITO, credevamo il contrario ma piacciono di più le banconote in mano. Però niente mance obbligate laggiù

         

        N -NO, il “sì” lo senti spesso (hai), il “no” (ta) te lo scordi, proprio non ce fanno culturalmente a dirlo. Al massimo è “oooh, soorry” con un bel sorriso imbarazzato e gli occhi strizzati, eppure quando serve un “NO” non è così negativo, no?

         

        O -OSAKA città più trascurata e grassa di Tokyo, Kyoto e Hiroshima. Il detto “mangiare sino a scoppiare” ed i ristoranti di sushi a nastro trasportatore sembra siano nati qui. E meno male: nel resto del paese le porzioni sono un poco stitiche e le aiuole pubbliche troppo belle per non essere private.

         

        P -POCKET WIFI, altro must come lettera J. Sempre connessi in un paese di ideogrammi e vie senza nome non ha prezzo. Ve lo danno già con la busta pre-affrancata e compilata per restituirlo nella buca delle lettere l’ultimo giorno. Ah, ve lo consegnano in albergo il primo giorno in busta nominale. Fantascienza.

         

        Q -QUADERNO, uno dei momenti più teneri è vedere i piccoli nippon in gita con cappellino e divisa maneggiare quaderni, cartellette e cartelle impermeabili col logo  e colore della scuola intenti a compilare i questionari sui luoghi visitati,  disegni dal vero sdraiati sul prato e piccole interviste a quegli strani occidentali che sono entrati nel loro giardino.

         

        R -RIFIUTI, dove la pulizia è bene comune sono il demonio. Trovatemi un cestino in strada! Rarissimo e ben nascosto nonostante il lindore imperante. Segreti? Campagna in atto per far portare ad ognuno i propri piccoli rifiuti a casa e differenziarli privatamente là. Responsabilità diffusa e minor spesa pubblica.

         

        S -STANDARD, come tedeschi e americani sono devoti allo standard. Provate a chiedere un capotavola per il quinto avventore in un tavolo previsto da quattro e arriva tutta la gerarchia del locale a vedere come siete fatti!

         

        T –TATAMI, va bene la tradizione, va bene l’equilibrio delle forme e quello dei colori, va bene la compostezza ma dopo un po’ sedersi in terra, preparare lo zaino in terra, alzarsi di notte da terra, cambi di ciabattine rigoroso come neanche i guanti in sala operatoria…se fossi vissuto nel Giappone d’altri tempi avrei inventato i tavoli alti! Non me ne volete.

         

        U -UOMINI. Pare che la donna sia spesso assunta come segretaria o per fare il tè alle riunioni dei colleghi maschi. Rare le posizioni di potere delle donne. Si possono portare mille esempi contrari ma forse un milione a supporto. C’è strada e margine, pare.

         

        V -VERITÀ. Gli orari sono veri, i cartelli di soppressione delle fermate e dei cantieri anche. I divieti pure. Fidatevi di quello che leggete, qui lo potete fare. Amen.

         

        W -WATER, diciamolo a bassa voce ma è una delle principali attrattive per gli occidentali. Con diversi fili elettrici che collegano l’asse pre-riscaldata, flusso di sciacquo preparatorio automatico appena seduti, getti di sapone e poi di acqua dal basso verso le vostre parti altrettanto basse che neanche un autolavaggio. Peccato che i 4/5 tasti cromati hi-tech di fianco al water siano solo in giapponese sennò si potrebbe provare ogni funzione di questo curioso “robot da cucina”

         

        Y -YORITOMO MIYAMOTO, chi è? Ma uno dei principali personaggi storici che hanno riunito e creato il paese. Non arrivate solo con la cultura del sushi ma leggetevi pure un po’ di storia, via! Sarete disinvolti quando vi imbatterete in epoca Edo, restaurazione Meiji, shogun, imperatore, shintoismo e buddhismo. Certo sono tutte cose piuttosto lontane da noi ma avete scelto voi di fare tanta strada per conoscerli, quindi…

         

        X -“X” FATTO CON LE BRACCIA tipo guerriero ninjia è il vero no-basta-stop definitivo nipponico. Per il resto vedi lettera N.

         

        Z -ZZZZ. A meno che non scegliate night, go-go bar o simili preparatevi a cena alle 19 e letto presto. La giornata è scandita da ritmi nordeuropei e i ristoratori sono più interessati a dirti “la cucina chiude tra 10 min” che non ad illustrarti le leccornie locali. Mah.

         

        Del Marocco è stato scritto e romanzato così tanto che trovare qualcosa di originale da raccontare sembra difficile, ma riguardando le foto fatte in viaggio le parole quasi escono da sole.

        La bellezza di questo Paese sta proprio nella sua essenza: quando si parte per il Marocco non lo si fa solo per visitare piazza Jemaa El-Fna, o ammirare il deserto.

        Lo si fa perché l’atmosfera che questo paese ti regala è impossibile da trovare altrove.

         

        In tutta onestà, Marrakech è una città che ti mette alla prova, nelle prime ore in cui la giri cerchi di distogliere lo sguardo da chiunque incroci il tuo.

        Ti stupisci di come sia evidente per i venditori ambulanti la tua provenienza: ”Italiana!Di dove?”  è un mantra che ti accompagna a ogni metro dentro alle stradine malmesse della Medina.

        Si impara in fretta a restare indifferenti alle urla, agli spintoni e ai ristoratori che cercano di attirarti per la cena.

         

        In totale contrapposizione con la trasgressione di Marrakesh troviamo il Sud del Paese, in cui la calma dei berberi muove la vita.

        Per arrivare a Sud la strada più scenografica è sicuramente l’Alto Atlante, catena montuosa che attraversa e divide il paese, arrivando a fino 4167 m d’altezza.

         

        Come inizia il paesaggio montuoso la vita diventa più povera e semplice.

        Le persone di spostano usando i muli, le case inerpicate nelle montagne spesso hanno buchi riparati con del fieno e le donne lavano i vestiti nei fiumi.

        Una volta arrivati vicini al deserto il paesaggio diventa a tratti lunare.

        Una distesa di sabbia e rocce che continua fino al confine con l’Algeria.

         

        Il deserto ha un fascino molto particolare, ti cattura dal momento iniziale oppure ti farà pensare solamente a quanta sabbia ti sta entrando nelle scarpe e negli occhi.

        Penso che un viaggio in questa terra sia d’obbligo almeno una volta nella vita;

        Il buon cibo, i prezzi ridotti, la varietà di paesaggi ed esperienze hanno contribuito all’ascesa di questo paese soprattutto negli ultimi anni.

         

        E’ un piccolo assaggio di Maghreb, ancora al confine tra secolarizzazione e tradizione.

         

        In che modo i Millennials stanno cambiando il modo di viaggiare.

         

        Fino a 10 anni fa abbiamo sempre considerato viaggiare un lusso più che un bisogno. L’aria è però cambiata da quando i Millennials sono entrati in gioco.
        Sono giovani, pieni di energie e desiderosi di scoprire il mondo.
        Una ricerca ha stimato che entro i prossimi 3 0 4 anni, i Millennials immetteranno quasi 1,4 miliardi di dollari nel mercato dei viaggi.

         

        Da questi dati, possiamo trarre un paio di conclusioni.
        Siccome i giovani viaggiano così tanto, il primo pensiero potrebbe essere: “Ma dove trovano tutti questi soldi?”
        Ecco, pur essendo vero che alcuni hanno molta disponibilità economica e si possono permettere dei viaggi più lussuosi, la maggior parte dei ragazzi cerca di spendere il minimo ma viaggiare di più.

         

        Un’ esperienza a basso costo: questo è quello che cercano.
        Secondo una ricerca svolta da TopDeck Travel,  l’86% degli intervistati preferirebbe sperimentare, conoscere, una nuova cultura piuttosto che visitare una città per lo shopping o il divertimento.
        Non è raro, infatti, trovare giovani backpackers che partono per mete come la Thailandia o la Cambogia.
        Mentre la generazione precedente ricerca il comfort e la sicurezza, loro preferiscono emozioni più intense ed esperienze più concrete.

         

        Al momento i Millennials sono i maggiori clienti nell’industria del turismo.
        Come riescono a viaggiare tanto spendendo poco?
        Prima di tutto, il grande numero di compagnie aeree low-cost è sicuramente un vantaggio: in Europa è possibile comprare un biglietto Milano-Londra a soli 17 euro.
        Secondariamente, i giovani sono poco interessati agli hotel quanto più agli ostelli.
        Gli ostelli non sono più bettole scadenti in cui dormono persone poco raccomandabili.
        Molti di questi, infatti, sono stati rimodernati, piazzati in posizioni strategiche e in alcuni casi si trovano anche delle camere private a prezzi veramente bassi.

         

        In conclusione, che si stia parlando di comprare un biglietto last-minute per un posto esotico o di affrontare un lungo viaggio in auto per il gusto di farlo, i Millennials stanno rinnovando il concetto di viaggio.
        E’ quindi chiaro che siamo di fronte ad una nuova generazione di viaggiatori.